TODAY CITTA’- La Locanda dei Girasoli chiude: aveva dato lavoro e futuro a un gruppo di ragazzi down
A febbraio 2020, poco prima dell’esplosione della pandemia, la Locanda dei Girasoli sembrava lanciata verso un futuro roseo. Oggi annuncia la chiusura, dopo 22 anni di onorato servizio. Il ristorante-pizzeria di via dei Sulpici al Quadraro, a Roma, gestito da una cooperativa di donne e uomini con sindrome di Down, non ha più le risorse per proseguire dopo un lungo periodo di restrizioni e scarsa clientela. Lo racconta Valerio Valeri su RomaToday.
“Ventidue anni fa in silenzio abbiamo mosso i nostri primi passi – si legge sulla loro pagina Facebook -. Prendeva vita La Locanda dei Girasoli. Un’opportunità straordinaria di formazione e inclusione lavorativa. In questi anni, noi tutti, con grande sacrificio e orgoglio abbiamo trasformato un’utopia in realtà. I nostri ragazzi hanno imparato più di un mestiere e il significato della parola lavoro, diventando dei veri professionisti”. Non un percorso facile, perché la Locanda è stata già diverse volte vicina a chiudere definitivamente i battenti.
“Hanno incontrato avversità – continua il post – e le hanno superate affrontandole a testa alta. Hanno conosciuto il rispetto per il prossimo e condiviso tutto se stessi nella maniera più genuina. Hanno creato una famiglia che porta il nome di un fiore splendido che segue sempre il sole. In questi anni ci avete insegnato tanto anche a tutti noi, e probabilmente anche a molti di voi, e per questo ve ne saremo per sempre grati. Grazie”.
Il 2020 doveva essere l’anno del rilancio: la Regione tramite Arsial (l’agenzia regionale per lo sviluppo e l’innovazione dell’agricoltura del Lazio) aveva concesso un finanziamento di 48.000 euro e il presidente Zingaretti, in visita al ristorante, aveva annunciato: “Apriremo il più bel casale, ristorante e forse anche l’accoglienza della Locanda dei Girasoli. Ci vedremo in campagna molto presto”. La proposta della cooperativa, infatti, era quella di prendere in gestione un casale a Roma Nord. Lo scorso giugno, dopo 8 mesi di chiusura tra pandemia e problemi di infiltrazioni, aveva riaperto dopo i lavori di ristrutturazione. La pandemia però si è fatta sentire. Oggi l’epilogo.